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METAL WORLD REWIEW
THE CULT - BEYOND GOOD AND EVIL (Atlantic) Gran ritorno quello degli americani Cult, scomparsi a metà anni 90 dopo il flop del discutibile album omonimo, sommersi dalle critiche e da problemi in seno alla line up, soprattutto tra il cantante Ian Astbury e il chitarrista Billy Duffy. Il nuovo disco spazza via rapidamente qualsiasi brutto ricordo: il gruppo, ricostruito attorno ad Astbury e Duffy, recuperato loriginario batterista Matt Sorum - allepoca fuoriuscito per unirsi ai Guns nRoses - è di nuovo compatto, determinato e, cosa più importante, non si lascia andare a facili nostalgie. Dico questo perché il nuovo album, grazie alla produzione del celebre Bob Rock, è dannatamente al passo con i tempi, come si trattasse di un gruppo dellultima generazione, e riesce a riprendere il discorso interrotto con il bellissimo "Sonic Temple" alla fine degli anni 80. Poche definizioni: quello che i Cult suonano è puro rocknroll, che attira un pubblico disparato - prova ne sia il grosso successo che stanno avendo in America; per chi già li conosce, pensate ad un "Sonic Temple" dei nostri tempi, con chitarre pesanti ed aggressive, melodie intriganti, e su tutto la voce roca e bastarda di Ian Astbury, che pare abbia finalmente messo la testa a posto dopo i molti problemi personali. Bellissime "American Gothic", "Rise" e "Shape the sky".(Enrico)
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