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METAL WORLD REWIEW
SOLDIER "Infantrycide" Starhaven records 2003
Ritornano alla grande con un fantastico mini Cd compredente 4 brani uno dei gruppi storici della N.w.o.b.h.m.,denti stretti,passione e tanto sudore per un suono inconfondibile e mai dimenticato.Il four piece originari del Northamptonshire debuttarono con il brano "Storm of steel"nella seminale compilation "heavy metal heroes"nel 1981 veramente agli albori del British metal ed in seguito con il 45 giri "Sherallee/Force"che li catapultò addirittura nei "top 30 kuts"sul magazine Kerrang.La band ebbe un momento di notorietà che sfociò anche in memorabili esibizioni live sia come headliner si come guest con gente del calibro di Wishbone Ash e Budgie.In seguito all'abbandono del chitarrista Ian Dick i Soldier si trascinarono faticosamente nel vortice continuo delle mode musicali che hanno imperversato negli anni 80 la terra d'Albione mantenendo fede alla propria direzione musicale riconducibile ad un sound che mi ha ricordato a distanza di anni i Tank in versione più melodica più un sapore vgamente prog ala Prayng Mantis.Dopo 22 anni mi ritrovo nella posta un pacchetto proveniente dall' Inghilterra e contenente questo nuovo Cd che dovrebbe essere uno di tre programmati dalla label Starhaven intenzionata a riesumare tutto il materiale dei Soldier che comunque nel frattempo si sono riformati e sono on the road con la formazione originaria.Apre il disco la title track "Infantrycide"con un riff tanto classico quanto straordinario nel suo incedere rampante,con una performance vocale di Garry Phillips sugli scudi fantasticamente ispirato,il solo è di Nick Lashley(che all'epoca aveva sostituito Ian)ed mi ha ricordato quei soli che hanno reso grande Mark Reale dei Riot nei primi albums.A seguire "Come on Down"aggressiva ma ricca di melodia che solo le bands britanniche hanno saputo regalare,ci si addentra nella memoria non senza un rammarico ,pensare che questi Soldier avrebbero meritato sorte migliore,"Silver screen teaser" è un hard rock'n'roll accattivante con Ian Astrop e Steve Barlow fieri e precisi e con una chitarra quella di Ian Alan Dick che è caratterizzata da un suono tipicamente Gibson(usata in quegli anni da moltissimi da John Sykes a Steve Clark ),chiude l'album il brano "Paradox"che inizia con una bella melodia di pianoforte suonata per l'occasione da Mort Jarvis,una song stupenda che vale da sola l'aquisto del cd,una miscela esplosiva di riffs al fulmicotone e melodia che veramente ti entra nella testa per rimanerci sottoforma di fischiettio per giorni interi.Sono orgoglioso di aver ricevuto il nuovo album dei Soldier e felice che siano tornati in pista,questi inglesi meritano sicuramente una altra occasione ! (Ivan Dragomilof )
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