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METAL WORLD REWIEW
VV.AA."RISE
ABOVE"
THE COST
THE ENEMIES
WITCHFYNDE
THE PAPER CHASE
SOCIAL NESS
LO HI
THE BLOOD DIVINE
VV.AA.
'RISE ABOVE' (Sanctuary/Edel)
Henry Rollins for justice!
La storia è lunga, ma noi vogliamo renderla breve. Tre ragazzi della provincia americana
accusati di un triplice delitto orribile. Tutto è contro di loro, il processo corre
veloce. I media dipingono i mostri e il caso prende il nome di "The West Memphis
Three". Della vicenda si interessa Henry Rollins che non entra nei meriti giudiziari,
ma non accetta il verdetto a priori e così, tra le altre cose, organizza questo meeting
dove amici e musicisti vari, reinterpretano 24 brani dei suoi vecchi Black Flag per
raccogliere fondi, per permettere a Damien, Jessie e Jason di sostenere le ingenti spese
processuali. E fin qui la storia, ancora tutta da scrivere. Poi c'è la musica, che come
tutti i progetti di riletture, muove più curiosità che bellezza all'ascolto. Certo è
intrigante ascoltare Lemmy che canta 'Thirsty & Miserable', Iggy Pop che si cimenta
nella nervosa 'Fix Me', 'Room 13' affidata a Corey Taylor degli Slipknot, Tom Araya degliS
layer che ruggisce in 'Revenge', poi Mike Patton in 'Six Pack'. Ed ancora i rancid alle
prese con 'No More', 'Inger Lorre che divide con lo stesso Rollins i vocalizzi di 'Slipt
It In', Nick Oliveri dei Queens Of Staone Age che martorizza 'Jeaulisy Again' ed in
chiusura Ryan Adams, novello Jeff Buckely che impreziosisce 'Nervous Breakdown', senza
dimenticare Casey Chaos degliAmen in 'Depression'. Causa nobile, musica in secondo piano!
(GDC)
THE COST
'CHIMERA' (Lookout Records/Wide)
Emocore che sfocia nel post rock,
quyanto basta per regalarmi emozioni. È davvero un disco intrigante questo 'Chimera' dei
The Cost che si arrampica su strutture chitarristiche originali, forti e melodiche allo
stesso tempo, ma che hanno sempre il sapore della sfida. La scuola è quella americana con
echi alternativi e rock per i circoli universitari. Forse i The Cost suonano quello che
avrebbero sempre voluto fare i sopravvalutati At Drive-In. (GDC)
THE ENEMIES 'SEIZE THE DAY' (Lookout
Records/Wide)
Punk rock all'ultima moda! Ovvero il
punk che si fa un po' metal, un po' rock, in definitiva il punk che si fa meno punk! Tutto
perfetto nei the Enemies, tutto forse troppo perfetto! Eppure è questo il suono che i
teenager americani amano ascoltare negli ultimi mesi (o settimane?). Nulla di male sia
ovviamente, solo che è una musica per battere il piedino, che dura i quaranta minuti
dell'ascolto e dopo si dimentica. (GDC)
WITCHFYNDE 'THE WITCHING HOUR'
(Edgy/W'n'B)
Una band che si riforma dopo quindici
anni di silenzio non si sa mai come prenderla. È un gioco? È voglia di rivincita? Dopo
un disco in studio dello scorso anno (Da addebitare però al versante del gruppo guidato
dal cantante Luther Blitz, che gira con il nome Wytchfynde!) e le ristampe amatoriale di
un paio di titoli passati (curate da loro stessi), i Witchfynde, eroi oscuri della NWOBHM
tornano con un disco che con alcuni pezzi nuovi, contiene anche qualche rifacimento:
Purtroppo nessuno è all'altezza del passato, forse anche a causa della voce troppo hard
blues di Harry (?!). Dopo Gaskin e Tygers Of Pan Tang, un'altra leggenda britannica che si
gioca male il jolly! (GDC)
THE PAPER CHASE 'HIDE THE KITCHEN
KNIVES' (Southern)
Sgraziatamente terribili! Gran bel
disco di rock autunnale, in un crescendo di tensione che sembra voler fondere il David
Bowie vecchia maniera con dEUS e The Cure e certo post rock progressivo di oggi. Ma i
Paper Chase hanno il tocco dorato dell'originalità, con un violino malato che insorge ora
rabbioso ora poetico, per stendersi su una voce schizofrenica, che tesse melodie perverse.
Se non amate l'ovvietà 'HTKK' è il disco che stimolerà la vostra mente sonnolenta. Rock
moderno per eletti! (GDC)
SOCIAL-NESS 'SAMPLER' (Kun Fu
Records/W'n'B)
Accompagnata da una biografia a mo'
di libro, esce questa raccolta di materiale dei Social Distorsione della carriera solista
del suo leader Mike Ness. Il gruppo, un'autentica leggenda del punk rock americano, con
due decenni di carriera sulel spalle e vari dischi, orgogliosamente indipendenti. Più
tradizionalmente rock il percorso di Mike Ness. Per ovvi motivi di spazio questa
compilation manca di momenti importanti, ma altrettanti ne copre. Per nuovi adepti al
culto della distorsione sociale! (GDC)
LO-HI 'SAY IT MORE' (Tiger
Style/Wide)
Ho sempre pensato che Hollis Queens
sia molto più sexy e femmina di Cristina Martinez, collega a cui è costretta cedere
tutti i primi piani e le attenzione della stampa, nei Boss Hog, dove ricpre il ruolo di
batterista. Ne ho la conferma con questo suo progetto Lo-Hi, dove la nostra sfoggia tutta
la sua estenzione di gambe, davvero notevole ed una voce elegante e graffiante, una spanna
sopra le movenze calcolate della Martinez. Certo 'SIM' è garage rock e nulla di più, ma
questa mistura tra punk, hard, pop e sixties colpisce il bersaglio! (GDC)
THE BLOOD DIVINE 'RISE PANTHEON
DREAMS' (Peaceville/Audioglobe)
Forse in mano a qualche collega più dentro la materia dei The Blood Divine, questo album
avrebbe avuto un maggior risalto. Io mi sento solo di dirvi che questa raccolta con
inediti, pezzi dal vivo e qualche rarità è veramente interessante, e per me si tratta di
una vera sorpresa. La band suona un metal cupo, ed in qualche modo imparentato con i
Paradise Lost di mezzo e che ha il pregio di essere originale, con una tastiera che di
tanto in tanto appare terrosa e sghignazzante, con inserti acustici di raro spessore
evocativo. Dark doom metal per palati esigenti! (GDC)
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