|
METAL WORLD REWIEW
HUGHES/TURNER
PROJECT 'LIVE IN TOKYO' (MTM/Frontiers) Venti anni fà sarebbe stato impensabile oggi è una realtà. Di cosa sto paralndo? Di vedere dal vivo a pochi chilometri da casa, in un unico concerto, due campioni del rock duro come Glenn Hughes e Joe Lynn Turner, che si dividino scena e proscenio per entusiasmare un pubblico attento, competenetene e devoto, che canta tutti i brani ed zittisce in religioso silenzio, ad un semplice cenno di Hughes che chiede attenzione per interpretare al meglio 'Mistreated', con un'inetrpretazione straordinaria, oltre i limiti umani. Piace questo album, piace e si riascolta senza sosta,e piace vedere che due leggende si spogliona del loro alone mitico e si sfidano amichevolmente e si rispettano, senza gelosie e senza sotterfugi. La scaletta tocca Deep Purple ('Stormbringer' su tutte), il meglio dei Rainbow versione Turner con ''I Surrender' e 'Spotlight Kid' sugli scudi e tracce del disco inciso in coppia da due cantanti lo scorso anno. Peccato che rispetto al concerto visto qualche me fa, manchi 'Burn' e sorattutto la straordinaria 'Seventh Star' dei Black Sabbath, che Hughes ha reso indimenticabile. C'è comuqnue molto di cui essere soddisfatti! (GDC)
|