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METAL WORLD REWIEW
35007 'Liquid' (Stickman/Self)
Il disco definitivo di rock
psichedelico del nuovo millennio!
Non voglio essere assolutista, ma se qualcuno ha confidenza con i suoni incandescenti di
certo rock psichedelico di scuola Hawkwind, non può non rimanere estasiato di fronte alla
terza parabola dei 35007, probabilmente la prima band degli anni novanta a far capire
anche al pubblico più giovane la differenza tra stoner e psichedelia. La storia degli
olandesi 35007, inizia nel 1994 con l'epocale 'Especially For You' (conosciuto da tutti
solo grazie ad una ristampa di cinque anni dopo) e con il successivo '35007' del 1997, un
altro capolavoro di rock spaziale. Anticipato dal miniCD 'Sea Of Tranquillity' dello
scorso anno (che non ho ascoltato) e persi is ervigi del cantante Eeuwout, i 35007 tornano
a farsi vivi con 38 minuti di rock incandescente che avanza come lava vulcanica, senza una
sola sosta, con quattro episodi, confezionati a mo' di colonna sonora, che echeggia di
Pink Floyd prima maniera e con frammenti tra Tangerine Dream e Galaxy. Un album
strumentale che è fluido, come dice il titolo, che non appare colloidale e difficile, ma
è piuttosto un viaggio catartico, brillante ed incendiario, capace di rumori assordanti e
silenzi consolatori, con chitarre che vibrano e ritmiche che cavalcano note ora distorte,
ora soliste ora acustiche. L'essenza di 'Liquid' è forse racchiusa in una frase nascosta
tra le note: "Tu puoi acquistare questa registrazione, senza la paura che il tempo la
renderà obsoleta!!". Serve altro? (GDC)
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