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ITALIAN WAY OF METAL
WHITESKULL
“The XIII Skull” (Frontiers
2004)
Il nuovo album “The XIII Skull” presentato da qualche mese dalla band veneta degli Whiteskull e’ senz’altro il lavoro piu’ maturo della loro carriera ,potente ,spigoloso ma che racchiude anche momenti di rara intensita’ e melodia.Toni e’ sempre il solito trascinatore e questo traspare pure dai microsolchi del platter mentre poderoso come non mai e’ l’apporto di Sandro alle drumming,una nota meritoria va’ senza ombra di dubbi a Danilo per i solos cristallini e ben calibrati un vero talento sulla sei corde.Il singer Gus Gabarro’ e’ molto maturato ed in questo album sfodera ottime performance vocali.Gli Whiteskull sono apprezzati ovunque e questo per merito della costanza e determinazione messa al servizio del piu’ puro heavy metal del quale dobbiamo andar fieri,raggiungeranno sicuramente i traguardi che si sono prefissati. la song d’apertura dopo l’intro e’ “the union”un power metal di classica estrazione vicina a sonorita’ care agli accept d’annata,a seguire l’acciaio vibrante di”top secret”veloce e letale ma con un refrain facilmente memorizzabile ,uno dei brani migliori del disco e’ “last navigator” che inizia con un atmosfera rarefatta per poi devastare con un riff killer e stupende aperture vocali,preciso ed instancabile Sandro con la doppia cassa e straordinario il solo di Danilo .Senza cadute di tono “the skulls” non lascia riprendere fiato ed e’ una song tipicamente Whiteskull veloce e poderosa con i consueti inserimenti vocali e cori in stile nordico e guerriero,grande riffing per “missing link” che e’ un assalto all’arma bianca con alcuni interventi progressivi soprattutto nella tecnicissima parte di batteria ,il solo e’ stupendo,caldissimo, ed e’ opera di Nick dei Vicious Mary (visto recentemente all’opera con l’ex frontgirl dei teschi bianchi Federica DeBoni). In stile celtico e’ l’intro che ci trasporta nell’immaginaria distesa verde delle highlands e ci trascina dentro “creatures of the abyss”un brano emozionante che viene arricchito di rifiniture melodiche e parti struggenti(vedi il solo del fantastico Danilo),mai stancanti e monotoni i nostri continuano a deliziarci di grande METAL classico , “power and blood” mette in evidenza una grande sezione ritmica ed il guitar work monolitico di Toni Mad,mentre a proprio agio ci sembra il singer Gus che manifesta la propria rabbia , abbiamo scoperto che il fischiettio che introduce all’ipnotica “perfect design” e’ del buon Toni che preso da un momento di follia trascina tutta la band in un vorticoso turbinio sonoro maestoso e corale, esaltante e immortale e’ il riff di “the observers” una canzone senza tempo proiettata a noi attraverso uno squarcio temporale ,headbanging a go go come ai vecchi tempi ! Ancora il trademark degli Whiteskull nel brano “the mothman prophecies” chiaramente teutonico nel suo incedere con cori e voci medio alti,e una ritmica inarrestabile,sofferta e sognante “i wanna fly away”che inizia con un arpeggio da ballad per poi scaricare enfasi nell’epico del ritornello cantato con vibrante dote e calore da Gus ,l’ultima traccia e’ una bonus track e si intitola “believe me” ed e’ un brano che non si limita solo a questo ruolo ma che diventa parte integrante di un disco che non presenta mai cadute di tono e che conferma il notevole progresso che i Whiteskull hanno avuto nonostante le defezioni e cambiamenti di line up negli anni.Gli Whiteskull sono energia pura ,incorruttibili e trascinanti sono loro la vera bandiera del metal europeo.(Ivan Dragomilof)
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