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ITALIAN WAY OF METAL
VALAS 'A
GLANCE FROM UNREALITY'(Sacred Metal/Audioglobe)
Metal anni
ottanta? Si grazie!
La copertina di John Martin e il logo tradiscono affinità black metal, ma questi Valas
hanno invece radici nel metal classico degli anni ottanta. E la cosa sorprende non poco,
considerando la giovane età e, soprattutto l'assoluta staticità del mercato metal
odierno, che sembra privilegiare solo gruppi fotocopiati, con produzioni pompate, ma
sterili emotivamente. I Valas cercano invece di apparire genuini ed il fatto che la
batteria "suoni vera", per me è già un buon inizio. Alcuni brani sono maturi,
per esempio l'iniziale 'Cassandra Crossing' e 'The Wayfarer', ma ci sono anche pause
compositive, inevitabili per una band in crescita, che vanta sette anni di vita, ma quasi
tutti spesi nei confini regionali. In 'Walkin' The Rain' e '
And She Became An
Angel'ci sono echi di Queensryche ed una certa enfasi dettata dalle tastiere, strumento
che in generale opera in fase di copertura, senza strafare inutilmente. Ottimo il lavoro
delle chitarre, sia in fase ritmica che solista, situazione dove vengono segnali gli
assoli dei singoli musicisti e questa è una cosa stupendamente anni ottanta!! Sono una
band in crescita i Valas, ma chi ama l'heavy metal puro, ma non banale troverà motivi
d'interesse.(GDC)
sacredmetal
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