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    ITALIAN WAY OF METAL 

 

STRAMONIO 'Mother Invention' (Frontiers)

 

La più grande prog metal band del momento? Io firmo per il si!
È bastato un solo disco, l'ottimo esordio 'Seasons Of Imagination', per convincere pubblico e critica che gli Stramonio sono di un'altra categoria, rispetto ai tanti replicanti che scimmiottano i Dream Theater. Oggi gli Stramonio, irrobustiti da quasi cento concerti e da due anni dedicati a comporre nuovo materiale, sono arrivati alla Frontiers per conquistare il mondo. Nulla di meno. È questa l'unica impressione che ricavo ascoltando queste nove straordinarie canzoni che addobbano un album magnifico, che definirei perfetto, per il suo equilibrio tra tecnica e melodia! L'apertura di 'Desert Night' è gigantesca con tanto di echi centrali 'È Festa' della PFM e poi una fisarmonica gitana che squarcia uno stacco al limite del thrash. 'Appointment With Life' è una canzone bellissima, con un solo di chitarra commovente ed una parte vocale finale in crescendo, che lascia il posto a 'Snow Crystal', una canzone che ne contiene almeno altre cinque, tanto è lo spiegamento di idee, anche con echi di Kansas e…samba e un solo guitar in chiusura di una bellezza assoluta! Ed è proprio la vasta cultura musicale che gli Stramonio mettono in campo in ogni brano, la forza di questo disco che si pone come futuro termine di paragone per chi vorrà spostare il confine del prog metal. Una definzione abusata, ma ben fotografa la volontà esplorativa degli Stramonio. 'In My Eyes' gioca con una linea di basso e voce in netto contrasto con le tastiere, ma il tutto appare logico nell'egemonia compositiva del gruppo, che si supera in 'Loose Fron A Dam' forse la canzone-simbolo del quintetto, con un ritornello complesso, ma sui cui la voce di Federico De Vescovi, disegna una linea vocale circolare irresistibile. E come non citare 'Antarctic Oasis', il sax sensuale di 'Here I Am' e la stupenda conclusiva 'Someone Like Me', sorrette, come le altre, da una scelta di suoni perfetta, ora moderna, ora classica e da arrangiamenti di prima qualità! In mezzo a tante uscite modulistiche, 'Mother Invention' è un capolavoro che ha il dono di costringerti all'ascolto ripetuto, che si scopre ed entusiasma ogni volta, grazie ad una scrittura originale, frutto del talento e dello studio, dove giganti come Shadow Gallery, Dream Theater e Pain Of Salvation, non sono fonti di ispirazione, ma semplici colleghi. Non ho dubbi: uno dei miei dischi dell'anno! (GDC)

 

 

                                                                           

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