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ITALIAN WAY OF METAL
PRESENCE “The Sleepers awakes + live “ double Cd (2004 Black Widow)
I Presence come un vortice inesorabile imghiottono tutte le inflessioni sonore esistenti per rielaborarle in maniera personale ed originale e creare cosi’ un genere proprio ,infarcito di progressive ipertecnico e richiami dark dei 70 espresso con molteplici e vivissimi colori.Una decisa fonte di ispirazione viene elargita dalla vocalist Sofia Baccini in possesso di un timbro caratteristico e dalle incontaminate melodie vocali,mentre appassionante e vibrante e’ Sergio Casamassima ,un chitarrista che mi ha entusiasticamente sorpreso per l’intransigenza sotto il profilo tecnico ed evoluzione stilistico attitudinale.Una band difficile da catalogare che gioca su coordinate musicali spaziando dalle atmosfere rarefatte nell’intro dell’opener “enticer”che poi si sviluppa energicamente nella seconda parte ad inpennate decisamente piu’ aggressive come nella successiva “the other weight of sense” che vede un solo straordinario di Sergio e i vocalizzi pregni di patos di Sofia.Un mid tempo caratterizzato dalla ritmica , un drumming preciso di Sergio Quagliarella in connubio con Emiliano De Luca al basso e ottime keyboards di Enrico Iglio e’ il brano “stranger again”con un refrain vocale emozionale ed ispirato tra i piu’ belli del disco,si scende nei meandri dell’angoscia con “veer” recitata in latino e “the king…”che quasi come una danza propiziatoria si addentra in atmosfere gotiche esoteriche evocando arcani misfatti, la title track “the sleeper awakes”si sviluppa ipnotica e contorta con un andamento esplicitamente sinistro , che porta l’ascoltatore inesorabilmente verso l’incubo. Sergio ci delizia in un fraseggio di chitarra classica nell’opener di “gaintlet” veramente superbo,i nostri continuano a sorprendere preferendo usare la loro affilatissima tecnica al servizio dell’inventiva e genialita’ partorendo un brano stupendo e da brividi come “endless unceasing lie” affascinante nel suo incedere cupo ed ossessivo.Il brano che chiude il disco e’ “the scorge of bring” sognante ma al tempo stesso complessa e stratificata che dona all’opera un alone di definitivo apice emotivo ,grande qualita’ tecnica di chiara estrazione fusion e farciture prog futurista,a suggellare un album impedibile per tutti glli amanti della buona musica. Il secondo cd interamente dal vivo e’ stato registrato in diverse esibizioni nei periodi tra il 1994 ed il 2001 e ci mostrano una band in eccellente forma che conferma come le parti molto complesse e particolarmente atmosferiche di alcune songs non perdano per nulla vigore live ma al contrario acquistino invece determinazione e sicurezza.Stupende “makumba”ed “the shadowing” con un immaginifico Sergio Casamassima ispiratissimo sulla sua sei corde,coadiuvato alla grande da sofia che canta come non mai. La zeppeliniana “kashmir” e’ un brano immortale e i nostri lo riinterpretano con maestria e phatos,grande la vocalita’ di Sofia immedesimatasi nella sensualita’ espressiva di mr. Rob Plant , e tutta la band che non si limita ad eseguire una cover ma trascina il brano in un vortice di personalita’ chiamato Presence.Calorosi applausi meritati per tutti,il rimanente repertorio conta “hellish” veloce ed epica,”on travel”con un bel piano e Sofia che ci fa’ venire i brividi per le tonalita’ acute inarrivabili toccate,mai una calata di tono,”shinin uneasy” malinconica e sognante con un tocco quasi spirituale pregna di melodie poetiche dominate da emozionanti geometrie delle keyboards e della chitarra.L’ultimo brano del cd “the swear” si apre con un atmosfera emozionale che non ha nulla di stereotipato e che da’ nuova vita ad una musica ,quella attuale statica e fatta di trend e mode e dominata per l’appunto dagli stereotipi,una canzone bellissima che bisogna ascoltare al buio ,da soli , per poter apprezzare veramente.Strepitoso lavoro ( Ivan Dragomilof )
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