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ITALIAN WAY OF METAL
MONUMENTUM
"Ad Nauseam" (Tatra/Audioglobe) Roberto
Mammerella ha edificato i Monumentum oltre dieci anni fa, passando attraverso molteplici
esperienze nellambito musicale (produzione, concerti, discografico
),
diventando di fatto una figura di culto, ben oltre i confini nazionali. Un personaggio
forse scomodo, ma sicuramente coerente e sincero. Tanto sincero da far passare sette anni
dal debutto In Absentia Christi a questo Ad Nauseam "semplicemente perché non avevo
nulla da dire
e sarebbe ora che i gruppi smettessero di ricevere il gettone di
presenza per fare un disco allanno
". Parole forti, confortate però
dai contenuti di Ad Nauseam, unopera ovviamente cupa e dai toni drammatici, ma che
si discosta completamente dalle banalità targate gotich o dark wave oggi in voga, suoni
che avrebbero la pretesa di essere alternativi, ma che di fatto sono quasi una moda. Basta
alscoltare liniziale Last Call For Life per entrare nel mondo tenebroso dei
Monumentum, un suono a sprirale che abbraccia liquidità psichedeliche, vagiti elettronici
e cadenze doom, in unimporbabile mistura di Black Sabbath e Joy Division, anche se
mi sembra offensivo ridurre i contenuti di questo album a riferimenti così conosciuti.
Limpressione che si ha entrando nel mondo di Ad nauseam è che ci sia una scoperta e
riscoperta continua di epoche musicali, che vanno ben oltre il rock. Vi basti sapere che
tra unagghiacciante A Tainted Retrsopective e unarcaica No Redemption,
Distance che si accende di luce nera con una voce femminile, ascoltiamo una versione piena
di tensione di Perché Il Mio Amore, di Fausto Rossi (Dal suo LErba -nda). Un album
complesso, quasi impenetrabile, indefinibile nei suoi chiaroscuri e per questo ancora più
affascinante. (Contatti: www.monumentum.it
). (GDC)
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