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ITALIAN WAY OF METAL
THE DOGMA 'Symphonies Of Love And Hate' (Autopr.)
Se escludiamo le ingenuità
compositive di alcune melodie, questo quartetto di Ancona dimostra una buona preparazione
tecnica ed un approccio professionale, nell'aspetto grafico e manageriale. L'heavy metal
dei Dogma ha un piglio epico, ma senza risultate banale e c'è la volontà di inserire
parti classiche, disegnate da una voce di spessore, con interventi esterni growl e lirici.
Giovani e quindi in crescoita, ma già molto meglio di tante pacchiane epic metal band
sparse per il globo. (Contatti: dogmametal@yahoo.it) (GDC)
NEMA NIKO 'La Storia Dell'Uomo Che Incontrò Se Stesso'
(Lizard/Audioglobe)
Scritto sempre a mò di canovaccio
teatrale, il secondo album dei Nema Niko si dimostra più musicale e completo del
fascinoso debutto '
Mio Scialbo', di due anni fa. Tra passaggi di pianoforte e
aperture melodiche sofferte, soffuse e belle, sono sempre i testi di Marco Tuppo a
calamitare la nostra attenzione. Una band coraggiosa, per un disco che si nasconde sin
dalla copertina, ma che racchiude un gioiellino di integrità. Una purezza artistica che
arriverà solo a chi non ha ancora ucciso il desiderio di cultura. (GDC)
JUNGLANS REGIA
'Prisma' (Autopr.)
Attivi da oltre un decennio i toscani
JR si autoproducono questo miniCD, curando bene la grafica e la confezione. Musicalmente
sono abbastanza originali, in un improbabile incrocio tra metal anni ottanta e HR
progressivo. Nonostante la buona volontà il cantato in italiano limita buone canzoni come
'Respira' e 'Giochi Di Luce'! (Contatti: www.junglasregia.com) (GDC)
MARIPOSA
'DOMINO DORELLI' (Santeria/Audioglobe)
Lavoro intelligente e sicuramente non
facile, nonostante gli echi di cantautoriato che pervadono questo secondo capitolo dei
Mariposa, attivi dal 1999 e che vantano vari premi in concorsi nazionali più o meno noti.
Tra i solchi emerge anche un attitudine quasi teatrale, esperienza artistica che il gruppo
ha affrontato, ma nell'insieme l'album ha il pregio della non facile collocazione, intriso
com'è di vapori psichedelici, vagiti notturni e tracce di musica da camera e molto altro
ancora. Se cercate una sfida, i Mariposa fanno al caso vostro! (GDC)
PAUL CHAIN
'SANCTUARY HEVE' (Beyond
Prod)
In attesa del nuovo album imperniato,
sempre su etichetta Beyond
Prod, Paul Chain prosegue la sua ricerca di sonorità
cupe, grazie ad un nuovo singolo, meno efficace del precedente ' ', ma sempre carico di
fascino. Soprattutto sul lato A, accreditato al Container 3, dove il nostro addobba un
riff rallentato con un organo drammatico e terroso. Più sperimentale e sulla scia
dell'album 'Master Of All Times' il retro 'Continuous Fix'. Il viaggio continua! (GDC)
MARIAN
'VENUS'(Autoproduzione)
Pur nei limiti della loro giovane
età e con tutte le ingenuità che essa porta, i Marian confezionano un piccolo gioiellino
di rock romantico e moderno, vicino (forse sin troppo) ai nuovi gruppi guida del
millennio, ovvero Muse e Radiohead. C'è poesia ed un tocco di disordinata energia tra i
solchi di questo esordio, autoprodotto e confezionato in un bel digipack. A voler tirare
le somme, si può dire che nell'insieme tutto funziona bene e le canzoni piacciono. Su
tutte una stupenda 'Half Life', ipotetico inedito dei Radiohead, rubato dai Marian ai loro
idoli inglesi. (Contatti: 347/0539451). (GDC)
VIRTUAL DREAM
'Casuality' (Virtuoso/Audioglobe)
Racchiuso in una bella confezione
digipack, questo secondo album dei Virtual Dream (a ben quattro anni da 'Sintesi') è un
attestato di maturità del chitarrista e leader Fabio Cerrone e dei suoi due compagni di
viaggio. Una maturità a base di rock strumentale che incrocia la fusion, il rock, il
jazz, il tutto con tocchi moderni ed arrangiamenti molto elaborati. Un lavoro importante,
non autoindulgente e diretto ad un pubblico attento e non superficiale. (GDC)
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