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ITALIAN WAY OF METAL
BEHOLDER 'WISH
FOR DESTRUCTION' (Dragonheart/Audioglobe)
Passo in
avanti verso la maturità.
Con il debutto discografico 'The Legend Begins', dello scorso anno, arrivato dopo circa
otto anni di attività sotterranea, i milanesi Beholder hanno raccolto tanti complimenti
quante critiche. Una situazione anomala che vedeve le recensioni passare dal capolavoro al
deludente. Come sempre la verità sta nel mezzo e quel disco aveva solo il difetto di
mettere troppi elementi in un unico tabulato compositivito. Cosa difficile per una band
esperta figuriamoci per dei ragazzi al debutto. Questo 'Wish For Destruction' è
sicuramente più equilibrato, con la conferma della caratteristica dominante e vincente
della doppia voce maschile/femminile, che conferisce la giusta tensione alle canzoni. Ma
l'impressione che emerge è quella che i Beholder siano ambiziosi oltre le loro
possibilità attuali. Intendiamoci il disco è bello, nel suo incedere di heavy metal
classicheggiante, ora epico, ora power, ora sinfonico, con qualche tocco gotico, ma di
fatto c'è il rischio di scontentare tutti. Da apprezzare la volontà di liberarsi di
vincoli stilistici ed infatti nell'insieme ci sono canzoni molto interessanti come 'Beyond
Science', Here Comes The Fire' e 'Failure 617'. In definitiva, un grosso passo in avanti
rispetto all'esordio e una band in ascesa. Da notare che il CD contiene anche la traccia
video del brano che intitolata l'album. (GDC)
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