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ULI JOHN ROTH

La misura del genio!

intervista by Gianni Della Cioppa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se oggi c'è un solo chitarrista che può dirsi veramente calato nel ruolo di erede di Jimi Hendrix, questo è sicuramente il tedesco Ulrich Roth, in arte Uli John Roth, che nel gennaio del 1973 si trovò a sostituire il genio folle e bizzarro di Michael Schenker, un ragazzino di diciotto anni che aveva abbandonato gli Scorpions per entrare in una delle band più famose dell'epoca di hard rock britannico, gli UFO. La storia di Uli Roth con gli Scorpions dura alcuni straordinari dischi, quelli più belli e meno patinati del gruppo di Klaus Maine. 'Fly To The Rainbow', 'In Trance', 'Virgin Killers', 'Taken By Force' ed il grandioso doppio dal vivo ' The Tokyo Tapes', uno degli esempi più alti di hard rock. Era il 1979 e Roth forma subito i suoi Electric Sun, un trio con Ule Ritgen al basso e Clive Edwards alla batteria, sulla scia del maestro Hendrix, da cui copia immagine e posa, in una simbiosi che diventa anche spirituale. La band debutta con 'Earthquake', poi nel 1982 è la volta dello straordinario 'Fire Wind' e tre anni dopo a nome Uli Roth & Electric Sun esce 'Beyond The Astral Skies', un'altra gemma di hard psichedelico e dal tocco quasi religioso. Arrivano grande soddisfazioni, come lo spettacolo teatrale musicato per la TV di stato belga, la partecipazione ad uno dei tour del G3, in compagnia di Joe Satriani e di Michael Schenker, in un trio suggestivo e variegato. Da qualche mese è uscito 'Transcendental Sky Guitar', un progetto a cui Uli teneva moltissimo, dove divide i suoi grandi amori: Jimi Hendrix e la musica classica. E lo fa con la riverenza e l'umiltà che solo i più grandi possono avere. Entropia e talento. Proprio come i veri geni!

Che ricordo hai del tuo primo incontro con Michael Schenker?

Era circa il 1970 e lui era poco più di un bambino e suonava con una band chiamata The Cry e faceva già cose incredibili.

Hai lasciato gli Scorpions nel 1979, all'indomani dell'uscita di 'The Tokyo tapes', dopo qualche mese sarebbe uscito 'Animal magnetist' e poi 'Blackout', dischi che hanno fatto diventare gli Scorpions famosi in tutto il mondo e molto ricchi. Non ha nessun rimpianto?

Non considero l'aspetto finanziario la priorità per un musicista. Secondo me prima viene la musica stessa. Io con gli Scorpions avevo capito che non potevo più scrivere la musica che amavo, c'era una volontà di rinnovamento che non mi apparteneva e così mi sono fatto da parte. Non ho voluto ostacolare il desiderio degli amici con cui avevo condiviso una crescita artistica, ma sentivo che la mia strada era un'altra.

Quindi sono arrivati gli Electric Sun. Pensi che sia stato il momento più creativo della tua carriera?

No, adesso è il mio termpo migliore. Io sono molto felice perché adesso ho ritrovato me stesso come musicista. Era da tempo che non mi sentivo appagato, poi ho avuto come una visione ed ho scritto il rock come se fosse una sinfonia ed ora sono nuovamente felice.

L'ultimo tuo disco, 'Trascendental Skies Guitar' è in parte dal vivo, ma è stato suonato anche in studio e montato, come se fosse un live. Preferisci quindi suonare in concerto, rispetto allo studio?

Non è proprio così. Sono due situazioni differenti, ma entrambe affascinanti. Lo studio mi piace perché puoi aggiungere suoni nuovi, costruire cose diverse, scoprire che lo stesso pezzo può suonare in tanti modi, ma alla fine devi fermarti e fare delle scelte. Il concerto è fantastico perché puoi comunicare con il pubblico, si crea come una specie di strada magica, dove le tue emozioni entrano in chi ti ascolta e questo è veramente fantastico. Dal vivo suono sempre i pezzi in modo diverso, non mi piace ripetermi. Ogni mio concerto è diverso da gli altri, chi mi ascolta una sera ha uno spettacolo tutto suo. Mi piace spaziare, posso suonare Hendrix o le 'Quattro Stagioni' di Vivaldi solo con il violino (Uli è un ottimo violinista - oltre che pianista e molto altro ancora - tanto che ha registrato diverse esecuzioni di motivi classici, per radio e programmi vari. -nda). E poi, come forse sai, io adoro suonare in palchi giganteschi, perché la mia musica vola. E come non ouoi imprigionare uno stallone arabo in una piccola scatola, così non puoi rinchiudere la mia chitarra in uno spazio minuscolo.

Visto che stiamo parlando di musica classica. Cosa ne pensi di tutte queste bands che oggi suonano Heavy metal con innesti sinfonici?

E' solo una moda è tu lo sai. Io ho sempre suonato questo genere di cose e stranamente oggi mi ritrovo dentro una moda, non è una situazione magnifica, ma è così.

È vero che hai iniziato a suonare la chitarra perché ti eri infatuato di Jimi Hendrix?

Jimi era e rimane il più grande, ma io ho iniziato a suonare la chitarra prima di conoscere il suo talento. Praticamente non mi ricordo di essere mai stato senza una chitarra in mano. Poi l'illuminazione con Jimi Hendrix, mi ha fatto capire che questo strumento può diventare un mezzo per comunicare con l'universo, cone i cuori delle persone, con gli angeli e così non ho mia più smesso.

A che punto sei con la composizione di 'Requiem For The Angel', il nuovo capitolo della tua saga classica?

Ho terminato di comporre e suonare molte parti, il problema è che il material supera le tre ore e devo adattarlo ad un doppio CD al massimo. Praticamente ho registrato chitarre, batteria, basso, voci e tutte le aprti elettriche. Adesso devo lavorare sulle parti d'orhcestra e sull'artwork. Sarà una cosa straordinaria vedrai! (Adattamento di Gianni Della Cioppa)

 

ULI JON ROTH DISCOGRAPHY :
Scorpions - Fly To The Rainbow (RCA, 1974)
Scorpions - In Trance (RCA, 1975)
Scorpions - Virgin Killers (RCA, 1976)
Scorpions - Taken By Force (RCA, 1977)
Scorpions - Tokyo Tapes - Live (RCA, 1979)
Electric Sun - Earthquake (Brain, 1979)
Electric Sun - Firewind (Brain, 1980)
Uli Jon Roth - Beyond The Astral Skies (EMI, 1985)
Sky Of Avalon - Prologue To The Symphonic Legends (Sky, 1995)
Uli Jon Roth - Transcendental Sky Guitar (SPV, 2000)

 


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