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CLASSICS REWIEW
ECHOLYN Ricordo ancora con
immenso piacere l'emozione che ebbi quando ascoltai per la prima volta
questo gruppo Americano e soprattutto quando fui deliziato da quel
capolavoro datato 1995 dal titolo ' As The World '! Certamente il disco
Progressive più bello di quell'anno musicale. Ne è passata da allora
d’ acqua sotto i ponti , compreso lo split del combo. I componenti si sono
impegnati in altri progetti separati negli anni successivi , ricordo i buoni
FINNEUS GAUGE del tastierista Chris Buzby e gli assolutamente abominevoli
sennonché simil-Grunge STILL composti addirittura dai tre quarti degli
ECHOLYN , Brett Kull ( chitarra e voce ), Ray Weston ( basso ) e Paul Ramsey
( batteria ). Uno schiaffo per le mie orecchie... Grazie a Dio i nostri si
riuniscono e tornano più ispirati che mai a navigare quei mari a noi tanto
cari. Per chi non li avesse
mai ascoltati posso dire che il loro sound è molto personale anche se si
denotano influenze di GENTLE GIANT e YES ma effettivamente nulla di marcato.
Tecnica molto elevata e mai fine a se stessa, a tratti logorroica ma sempre
supportata da un notevole songwriting che risulta essere la carta vincente
di questi americani. Cosa dire di 'Mei
'? Concept che si articola in cinquanta minuti di un solo brano, sfida
presuntuosa e certamente anticommerciale. Finalmente gli ECHOLYN tornano a
suonare per se stessi e non per il Dio danaro. Apre il cd il fantastico
refrain che fa da ossatura al lungo brano con piano e voce in una melodia
molto ma molto bella. Questa sarà in qualche modo lo scheletro del lavoro
che si impreziosisce strada facendo di flauti e violini in un mix di Rock,
Jazz e Hard Rock. Logicamente si ascoltano numerosi cambi di tempo
altrimenti il tutto sarebbe una mattonata! Ma è proprio qui il forte di
questi ragazzi, non insistere troppo su certe soluzioni e cercare di rendere
il discorso molto fluido. Il risultato è ottimo, passano questi cinquanta
minuti e quasi non me ne accorgo, la mia attenzione viene rapita e non mi
distraggo un attimo. Ad alcuni non basterà
un ascolto per apprezzare questo disco, per altri invece potrà essere un
colpo di fulmine nei confronti di un gruppo che come gli SPOCK'S BEARD e
pochi altri sa stupire. Comunque sia tutti d'accordo nel dire che gli
ECHOLYN hanno segnato un percorso importante in questo genere che
ultimamente sembra rivivere una nuova giovinezza grazie anche a gente del
calibro di PORCUPINE TREE ed ARENA ( ascoltate i loro nuovi lavori per
credere). Il 2002 si conclude in bellezza, buon biglietto da visita per il
2003.
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